L’inizio di dicembre coincide sempre con uno degli eventi di moda più attesi: la sfilata Metiers d’Art di Chanel.
Ma avete mai sentito parlare di Métiers d’Art?
Sono dei laboratori artigianali di Chanel che contribuiscono all’unicità delle collezioni. Si trovano in un unico edificio chiamato 19M. Il numero 19 richiama tre dettagli: il luogo in cui si trova l’edificio in questione, il 19mo Arrondissement parigino, l’anno di nascita di Coco Chanel, il 19 agosto 1883 e ancora, l’ultima fragranza indossata da Gabrielle Chanel in persona, oltre all’iconica fragranza numero 5. Mentre la M simboleggia i tre punti fondamentali della Maison: Mains (mani), Mode (moda), Métiers (lavoro).
Ogni anno la Maison sceglie una location internazionale diversa, quest’anno Chanel è volata a Dakar in Senegal, per esibire la sua ultima collezione. In Africa la sfilata è stata ospitata nel palazzo di Giustizia di Dakar ed è stata aperta da una performance con canti e balli tipici del luogo, non è stata solo una sfilata ma uno show culturale vero e proprio.
L’ambientazione, i colori e l’atmosfera richiamano mamma Africa, attraverso il classico tweed con pattern geometrici e tinte calde, il tailleur con orli di paillettes e pizzo, giacche cropped, pantaloni a zampa e gonne a portafoglio, contaminazioni animalier e denim per un tocco pop oltre a dei vertiginosi platform per esaltare i look.
Insomma questa collezione è stata un perfetto connubio tra la storia della Maison e le influenze del luogo.
Vi lascio con una frase di questa stilista leggendaria:
Per essere insostituibili bisogna essere differenti
Coco Chanel
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