La ragazzina con l’impermeabile giallo da un po’ di anni ha aperto gli occhi al mondo: la crisi climatica è fuori controllo e purtroppo non è uno scherzo.
Soffermandoci sul settore moda i dati sono allarmanti: i vestiti rilasciano negli oceani mezzo milione di tonnellate di microfibre all’anno, pari a circa 50 miliardi di bottiglie di plastica. L’industria della moda si posiziona come una delle più inquinanti al mondo.
Per questo motivo molti brand di lusso hanno scelto di intraprendere la strada della sostenibilità utilizzando materiali innovativi per realizzare i capi
Il caso di Balenciaga. Vi ricordate la sfilata messa in scena sotto la tempesta di neve durante la FW 22-23? Bene, in mezzo alla bufera c’era un cappotto lungo fino ai piedi, molto particolare. Era realizzato al 100% in EPHEA™, il rivoluzionario materiale a base di micelio, una sostanza contenuta nelle radici dei funghi che richiede risorse minime poiché viene fatto crescere velocemente riducendo l’utilizzo di acqua, e inoltre, rilascia quantità minime di CO2.
Anche Stella McCartney nel 2021 ha utilizzato una “pelle” vegana ottenuta dai funghi per creare alcuni capi.
Quindi si, i funghi salveranno il mondo, o quasi.
Voci di corridoio: per tutti gli appassionati del cartone animato I Puffi, tenetevi forte… questo materiale, in futuro, potrà essere utilizzato per creare case. La Nasa ha ipotizzato che i funghi possano essere i mattoni con cui realizzare le abitazioni.
Greta Thunberg sarà felice di questi passi avanti.